India del Sud – Viaggio di gruppo

A partire da2.990 €

Dal 27 gennaio al 10 febbraio 2024
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Programma del viaggio
3 Motivi per partire
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India del Sud – Viaggio di gruppo

Viaggi Di GruppoArte e CulturaCapitaliAsia

L’India regala sempre inattese emozioni e questo tour, che si snoda fra Stati di grande diversità, è davvero imperdibile per chi ama viaggiare ed è curioso di altre culture: il Tamil Nadu si caratterizza per le città tempio induiste e un’agricoltura diffusa; il Kerala, separato dall’alta catena dei Ghat Occidentali coltivati a tè e spezie, vanta lagune interne dove alti palmeti si rispecchiano in acque tranquille e pescose; Pondicherry, che riunisce gli ex territori francesi, ha il sapore elegante di una Parigi tropicale e le suggestioni di famosi santoni che hanno fondato centri religiosi noti in tutto il mondo; infine Goa, stupefacente, dove sembra di essere in Portogallo per le architetture, ma le lunghe spiagge sabbiose orlate di palme ci riportano all’India delle meraviglie. Senza tralasciare Kochi, una città senza eguali che lascia i visitatori stupefatti ed emozionati, e Munnar, le cui fresche montagne sono coltivate a tè da secoli.
Insomma l’India del sud è caratterizzata da una straordinaria varietà di paesaggi, popolazioni, culture, feste e tradizioni, offrendo una vasta e variegata scelta di cose da fare e da vedere.

Parti con noi per questo incredibile viaggio di gruppo di 15 giorni accompagnato dai nostri travel specialist!

Durata: 15 giorni

Prezzo: 2.990 €

Partenza: 27/01/2024

Ritorno: 10/02/2024

Formula: VOLI + HOTEL in MEZZA PENSIONE + GUIDA + ATTIVITA'

Il Viaggio Comprende

  • voli intercontinentali di linea Roma / Bahrein / Chennai e Goa / Bahrein / Roma con la compagnia aerea del Golfo Persico Gulf Air e franchigia bagaglio 23 kg in stiva e 6 kg a mano;
  • volo nazionale Kochi / Goa con franchigia bagaglio 15 kg in stiva e 7 kg a mano;
  • guida esperta nazionale indiana parlante italiano a seguito del gruppo per tutto il viaggio da Chennai a Kochi;
  • guide locali;
  • capogruppo esperto in partenza dalla sede;
  • viaggio in bus riservato per l'intero itinerario previsto in programma da Chennai a Kochi;
  • tutti i trasferimenti da e per gli aeroporti e i porti in India;
  • acqua minerale durante tutto l’itinerario in bus;
  • tutti pernottamenti in hotel 5 stelle ***** in camere base doppia con servizi privati dotate di ogni comfort (a Pondicherry 4 stelle **** e a Kumbakonam 4 stelle Deluxe ****+);
  • tutti i pasti indicati in programma (mezza pensione con colazioni e cene come indicato in programma, dalla colazione del 28 gennaio alla colazione del 9 febbraio comprese);
  • escursione diurna in barca tipica sulle Backwaters;
  • pranzo durante l’escursione in barca sulle lagune interne del Kerala;
  • spettacolo di danza Kathakali a Kochi;
  • spettacolo tipico Kerala Kaleidoscope a Kochi;
  • serata di cucina “cooking demonstration” presso una famiglia a Kochi con cena tipica;
  • tutte le escursioni indicate in programma;
  • tutte le visite indicate in programma;
  • tutti gli ingressi ai luoghi di visita previsti in programma;
  • tasse locali;
  • assicurazione spese mediche €10.000,00 e bagaglio €500,00;
  • assicurazione annullamento;
  • tasse e percentuali di servizio.
  • IL VIAGGIO NON COMPRENDE:
  • tasse aeroportuali (ad oggi €405, da riconfermare al momento dell'emissione dei biglietti);
  • pasti non indicati o definiti liberi,
  • bevande ai pasti,
  • visto (con le procedure informatizzate odierne, esso viene chiesto singolarmente dai partecipanti ma, su richiesta degli stessi, la procedura può essere espletata dall’agenzia viaggi Movimondo fornendo la documentazione necessaria),
  • viaggio a/r per Roma Fiumicino (da organizzare in base al numero dei partecipanti e alle sedi di partenza),
  • mance e quanto non espressamente indicato nella voce “il viaggio comprende”.

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Programma del viaggio

Programma del viaggio

Sabato 27 gennaio

Aeroporto di Roma Fiumicino – viaggio
Ritrovo dei partecipanti in mattinata presso l’aeroporto di Roma Fiumicino, incontro con il capogruppo, check-in, disbrigo delle formalità doganali e imbarco sul volo di linea della compagnia del Golfo Persico Gulf Air in partenza per Chennai con cambio aeromobile a Bahrein (due voli in coincidenza, Roma-Bahrein e Bahrein-Chennai). Pasti e pernottamento a bordo.

Domenica 28 gennaio

Chennai
Arrivo al mattino prestissimo all’aeroporto di Chennai nello Stato del Tamil Nadu. Dopo le operazioni di immigrazione e dogana, incontro con la guida locale e trasferimento in hotel, sistemazione nelle camere riservate e tempo libero per “wash and change”. Dopo la prima colazione visita di Chennai, un tempo chiamata Madras, situata sulla Baia del Bengala, enorme e caotica capitale del Tamil Nadu, città più popolosa e capitale culturale dell’India del sud in quanto città di arte e di cultura dal carattere cosmopolita. Si visiteranno il Government Museum, che ha sezioni di storia, archeologia e geologia; il Fort Saint George, che risale al XVII secolo come primo insediamento della Compagnia Britannica delle Indie Orientali e che ha, al suo interno, la chiesa anglicana di Saint Mary e un museo che mostra le radici della città come presidio e guarnigione dell’esercito britannico e stazione di posta e commercio della East India Company, richiamo evidente al noto passato coloniale; la cattedrale cattolica di San Tommaso, dove la tradizione vuole sia stato sepolto l’apostolo Tommaso dopo aver subito il martirio nel 78 d.C., ora una imponente chiesa neogotica sotto il cui altare vengono custodite le reliquie dell’apostolo; il tempio induista principale, adornato di sculture di dèi intagliate e dipinte; il quartiere di George Town con i suoi edifici coloniali; Marina Beach, la lunga spiaggia sabbiosa con cui Chennai si affaccia sul Golfo del Bengala. Al termine delle visite rientro in hotel per la cena e il pernottamento.

Lunedì 29 gennaio

Kanchipuram – Mahabalipuram
Dopo la prima colazione in hotel, partenza da Chennai per Kanchipuram, una delle sette città sante dell’India, l’unica consacrata sia a Shiva che a Vishnu, dunque un importante centro di pellegrinaggio, affollato di attività intorno ai recinti dei suoi straordinari templi antichi. Meta di pellegrinaggi da tutto il subcontinente indiano, Kanchi evidenzia luci e ombre che il rango di città sacra comporta in India: a una folla di fedeli e pellegrini intenti a compiere con estrema dedizione i propri riti si mischia una quantità di personaggi che dalla devozione altri trae, più o meno in buona fede, di che vivere; questi due estremi possono rendere la visita di Kanchipuram piuttosto faticosa e il visitatore si trova preso tra due “fuochi”: da una parte una folla caotica e onnipresente di devoti, che considerano legittimamente i templi non un’opera d’arte da visitare, ma un luogo sacro dove adempiere il proprio dovere religioso; dall’altra un’orda di postulanti, talvolta particolarmente insistenti, che vedono sia i pellegrini sia i turisti come un’inesauribile fonte di guadagno da sfruttare quanto più possibile; in ogni caso la pazienza dei viaggiatori è ripagata dall’opportunità di ammirare alcuni tra i più grandi capolavori dell’architettura dravidica, risalenti al VII-VIII secolo d.C., e di immergersi un’atmosfera spirituale senza tempo e senza eguali. Il tempio principale, Kailashanatha, è dedicato a Shiva Signore del Monte Kailash, e documenta l’evoluzione stilistica degli artisti dell’epoca: il vimana (la struttura che sovrasta l’altare principale) è estremamente armonioso ed elegante, con il suo perfetto equilibrio di volumi tra le parti e l’attenta cura dei particolari, una struttura a quattro piani digradanti abbellita da padiglioni e sculture, che culmina in un caratteristico stupika ottagonale (padiglione sommitale). Kanchipuram è nota inoltre in tutto il mondo per le fabbriche di seta e di cotone. Nel pomeriggio si prosegue per l’antica città portuale di Mahabalipuram per la visita dei templi, tutelati dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità, dei quali parla Marco Polo nei suoi diari. Ciò che fa di questo villaggio una delle mete turistiche più frequentate dell’India è il connubio tra la bellezza dei monumenti e la piacevolezza dei luoghi.
Vicino all’ampia spiaggia bordata da palme e macchie di casuarina (o, nel caso del celebre Shore Temple, sulla battigia stessa) si trovano alcuni dei massimi capolavori dell’arte pallava e dell’India intera: i templi rupestri sono grotte scolpite a partire dagli inizi del VII secolo nei poderosi massi granitici su un’altura vicina al villaggio che dimostrano la maturità raggiunta all’epoca (il principale capolavoro scultoreo del sito, nonché dell’arte indiana di tutti i tempi, è l’enorme bassorilievo raffigurante la discesa del fiume Gange sulla terra, noto anche come la “penitenza di Arjuna”); i cinque ratha sono templi monolitici, ricavati da enormi massi granitici, replica delle strutture lignee chiamate “ratha” (carro) usate nei rituali indù; il Tempio sulla Spiaggia, simbolo di Mahabalipuram, eretto in blocchi di pietra e non scavato nella roccia come i precedenti, sorge su un minuscolo promontorio sabbioso lambito dalle onde del Golfo del Bengala ed è particolarmente suggestivo al tramonto. Al termine delle visite sistemazione in hotel per la cena e il pernottamento.

Martedì 30 gennaio

Pondicherry
Dopo la prima colazione in hotel, trasferimento a Pondicherry, un territorio a statuto speciale che comprende i possedimenti ex francesi nell’India del sud. Il dominio francese, che qui durò a fasi alterne per quasi tre secoli, ha lasciato un’impronta duratura sulla capitale omonima, che costituisce una peculiare eccezione nel consueto panorama degli ex possedimenti coloniali in India, per lo più improntati all’austero stile vittoriano britannico. Invece nella parte vecchia di Pondicherry, a ridosso del mare, l’atmosfera potrebbe ricordare quella di un centro rivierasco mediterraneo, con strade rettilinee che si incrociano ad angolo retto, chiese cattoliche ed eleganti palazzetti, un’atmosfera davvero insolita, unica in India. Si visiteranno in particolare il Museo di Pondicherry e la Basilica del Sacro Cuore di Gesù. Quindi visita dell’ashram di Aurobindo Ghosh (1872-1950), il filosofo e mistico indiano che all’epoca del suo giovanile impegno rivoluzionario, ai tempi della lotta per l’indipendenza, trovò nel territorio francese rifugio dalle persecuzioni degli inglesi, fondando qui nel 1926 un ashram tuttora attivo, che ospita migliaia di persone occupate,  oltre che nelle pratiche spirituali insegnate dal guru, in una serie di attività educative, culturali e produttive (ad esempio la fabbricazione dei bastoncini di incenso esportati in tutto il mondo); infatti Aurobindo teorizzava che il pieno potenziale evolutivo dell’uomo si raggiunge attraverso un’armonica combinazione di esercizi spirituali, yoga e lavoro pratico. Alla morte del Maestro le redini dell’ashram vennero prese dalla sua compagna francese, chiamata dai discepoli Mère, la Madre.
Oggi i due riposano nel bel giardino dell’ashram, sotto un immacolato e sobrio sepolcro,  sempre ricoperto di fiori freschi e profumati. Poi visita di Auroville, la città ideale inaugurata nel 1968, progettata dall’architetto francese Roger Anger, ideata dalla Mère e voluta dai  discepoli di Aurobindo, un luogo dove potessero vivere in pace e prosperare in armonia persone di ogni credo religioso e politico e di tutte le nazionalità: una realtà interessante dal punto di vista architettonico, sociale, antropologico e spirituale. Al termine sistemazione in hotel per cena e pernottamento.

Mercoledì 31 gennaio

Chidambaram – Gangaikondacholapuram – Darasuram – Kumbakonam
Dopo la prima colazione in hotel, si viaggia verso sud attraversando una fertile regione agricola il cui paesaggio è caratterizzato dalle distese piatte delle risaie e dal verde  lussureggiante dei palmeti.
Dapprima visita di Chidambaram, città legata al culto di Shiva Nataraja, il dio della danza cosmica, qui venerato in uno dei più importanti complessi templari dell’India meridionale, ingrandito più volte nel corso dei secoli. Quindi arrivo a Gangaikondacholapuram (“città del re Chola conquistatore del Gange”) per la visita dell’imponente tempio, tutelato dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità e dedicato a Shiva per celebrare la vittoriosa campagna che aveva esteso i territori del re fino al Bengala Occidentale, dunque fino alle sacre acque del fiume Gange, da cui il nome del sito: iniziata nel 1025 l’alta mole del tempio in mattoni domina il paesaggio agricolo circostante ed è una delle massime  realizzazione architettoniche della dinastia Chola. Non lontano, a Darasuram, si trova il tempio di Airavateshvara, anch’esso tutelato dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità, costruito nel XII secolo e dedicato a Shiva, costituito da quattro edifici racchiusi in un doppio recinto, che conserva un’interessante varietà di arte statuaria, dal bassorilievo al tutto tondo, talmente perfetti da essere noti come “il sogno dello scultore nella pietra”. Al  termine delle visite sistemazione in hotel a Kumbakonam per la cena e il pernottamento.

Giovedì 1 febbraio

Thanjavur – Sri Rangam – Tiruchirapalli – Madurai
Dopo la prima colazione, trasferimento a Thanjavur, città-giardino e un tempo capitale dell’esteso regno della dinastia Chola. Si visiteranno il famoso Brihadeeshwara Temple (risalente all’inizio dell’anno 1000, tutelato dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità, il tempio resta impresso nella memoria per lo stupefacente vimana, alto oltre 60 metri, una delle più colossali e audaci realizzazioni dell’architettura dravidica, un’immensa torre composta da tre sezioni di armoniose proporzioni), la pinacoteca (che conserva la preziosa collezione dei bronzi della dinastia Chola) e il Palazzo Reale (un complesso costruito lungo vari secoli che ospita la sala delle udienze, ampio salone decorato secondo il gusto barocco e opulento degli ultimi re di Thanjavur). Al termine partenza per Sri Rangam, un’isola del fiume Kaveri dove i pellegrini celebrano antichi rituali sulle rive, per la visita della città-tempio di Sri Ranganath, dedicata a Vishnu, una delle più importanti dell’India meridionale, situata in mezzo a una folta e ricca vegetazione e strutturata secondo lo schema di sette corti concentriche che si irradiano dal santuario centrale. Arrivando a Tiruchirapalli, nota anche come Trichy, si nota subito, ai margini della città vecchia, la sua principale attrazione, la Rock Fort, una singolare formazione granitica con grandi potenzialità simboliche dal punto di vista religioso, tanto da essere chiamata “il monte  Kailash del sud”: la piccola montagna sacra si innalza ripida tra vivacissimi bazar stipati di ogni genere di mercanzia e vi si accede tramite una lunga scalinata contornata da elefanti di pietra e colonne che conduce a una serie di santuari. Al termine delle visite  sistemazione in hotel a Madurai per cena e pernottamento.

Venerdì 2 febbraio

Madurai
Dopo la prima colazione, intera giornata dedicata alla visita di Madurai, la più antica città della penisola indiana e una delle più antiche città abitate continuativamente nel mondo, oggi una città-tempio animata da pellegrini, sacerdoti, venditori ambulanti, sarti e altri  venditori e artigiani. Il centro storico si estende lungo il fiume Vaigai e intorno al grande complesso templare della dea Meenakshi, caratterizzato dagli altissimi e colorati gopura (portali di ingresso). La mattina inizia dal famoso e frequentato mercato dei fiori e di frutta e verdura, un labirinto dai profumi inebrianti e dai colori stupefacenti; uno specifico settore è dedicato ai fiori, mille varietà con cascate di gelsomini e calendule nelle più articolate composizioni da offrire nei templi. Quindi l’attesa e imperdibile visita al tempio della dea Meenakshi, consorte di Shiva, il più grande complesso religioso dell’India, considerato l’apice dell’evoluzione stilistica del tempio dravidico, iniziata con le austere architetture rupestri dell’epoca pallava e qui giunta al massimo sforzo barocco (ciò che più colpisce sono gli enormi e colorati gopura, letteralmente pullulanti di una selva di figure dipinte a colori sgargianti, vertiginose iconostasi dello sterminato pantheon induista). A seguire la visita dell’elegante Palazzo di Tirumala Nayak, costruito dal raja di Madurai nella prima metà del XVII secolo con un gusto influenzato da un eclettismo che traeva ispirazioni da tradizioni diverse, in particolare quella indo-saracena della tarda architettura moghul che caratterizza i palazzi reali del Rajasthan; l’edificio venne pesantemente rimaneggiato dagli inglesi e di quello che era un sontuoso e articolato palazzo restano oggi alcune parti, comunque sufficienti a dare un’idea della magnificenza della corte reale di Madurai. Nel pomeriggio ci si divertirà con un giro in rickshaw (“risciò” a pedali) lungo le strette vie del centro storico, fra mercatini e tempietti, il modo migliore di scoprire un diverso aspetto di Madurai e una grande esperienza dell’energia vitale della città.
Cena in hotel. In serata si assisterà alla suggestiva ed emozionante “cerimonia della dea  che va a dormire”: ogni notte l’immagine di Shiva è portata dal suo santuario a quello si  Meenakshi per riunirsi alla sua consorte Parvati (qui chiamata Meenakshi), una cerimonia rumorosa e caotica che emoziona profondamente i viaggiatori, che vi possono assistere da una galleria esterna, non essendo loro consentito l’ingresso nel santuario principale del tempio in quanto non induisti. Rientro in hotel per il pernottamento.

Sabato 3 febbraio

Madurai – Munnar
Dopo la prima colazione in hotel, partenza per lo stato del Kerala attraversando la catena dei Ghat: i paesaggi montani che si ammirano lungo la strada sono garanzia di un  trasferimento piacevole e inatteso, intatti dal punto di vista naturalistico al punto da essere tutelati dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità. Adagiata in uno scenario montano di bellezza spettacolare, con picchi scoscesi, curatissime tenute coltivate a tè e una frizzante aria di montagna, Munnar, situata a oltre 1500 metri di quota, è una piccola realtà vivace e sorprendente. Si visiterà una delle più importanti piantagioni di tè, dove esso viene ancora prodotto nella maniera tradizionale; la tenuta, costruita nel 1936, ha un museo e una fattoria e si potrà assaggiare il tè, oltre che conoscerne i benefici per la salute, le origini, la storia e la diffusione, i tradizionali processi di coltivazione e di produzione. Nel pomeriggio, dopo una passeggiata in centro, sistemazione in hotel per relax, cena e pernottamento.

Domenica 4 febbraio

Munnar – Kochi
Dopo la prima colazione in hotel, partenza per Kochi, la città più grande e importante dello Stato del Kerala, la cui capitale, Thiruvanantapuram, si trova nel sud dello Stato. Il viaggio, lasciata la catena del Ghat, si snoda fra le colline di Malabar, intensamente coltivate con ogni tipo di spezia, in particolare il cardamomo, tanto che sono chiamate proprio Cardamom hills. All’arrivo a Kochi sistemazione in hotel e cena. In serata si assisterà a uno spettacolo di danza tipico, la Kathakali, letteralmente “rappresentazione di storie”, una forma di teatro-danza rituale sviluppatasi nel XVII secolo e derivata dal precedente kuttiyatam, cioè la messa in scena di testi in sanscrito risalenti ai primi secoli dell’era cristiana. Arte estremamente raffinata e spettacolare, la Kathakali si basa su episodi tratti dai grandi poemi epici indiani, il Mahabharata e il Ramayana, e dai miti, ma, a differenza di altre forme di danza rituale, qui non ci sono attori che recitano dialoghi scritti, per cui i danzatori hanno dovuto sviluppare un repertorio mimico molto elaborato: alle movenze di danza basate su antichi codici si aggiungono una serie di mudra (posizioni delle mani) e di espressioni facciali e oculari estremamente varie e diversificate; per raggiungere la padronanza delle tecniche corporee e psichiche gli studenti si sottopongono fin dall’infanzia a severi esercizi fisici e mentali. Il trucco è particolarmente elaborato e impegna i danzatori per ore; essi debbono immedesimarsi nel dio, per cui si raccolgono in meditazione prima di ogni performance; articolati e appariscenti sono i costumi: ampie gonne colorate, sciarpe, gorgiere, ornamenti e i caratteristici alti copricapo dorati.
Anche i colori di trucco e abiti hanno un significato simbolico. I danzatori sono muniti di cavigliere con campanelli e accompagnati da cantanti e musicisti. Rientro in hotel per il pernottamento.

Lunedì 5 febbraio

Kochi
Dopo la prima colazione in hotel, intera giornata dedicata alla visita di Kochi, una città unica strutturata tra la terraferma, alcune isole e una penisola dove sorge il centro storico, una realtà senza eguali che, dal punto di vista religioso, è equamente ripartita tra il 30% dei cristiani, il 30% dei musulmani, il 30% degli induisti e il 10% di ebrei e altri culti. Solitamente i viaggiatori trattengono il respiro per lo stupore quando mettono piede nella città vecchia di Kochi, che ha attirato per secoli viaggiatori e mercanti ed è una testimonianza vivente del suo ricco e variegato passato coloniale, dove si riconoscono influenze provenienti dall’Olanda barocca, dal Portogallo medioevale, dalla campagna inglese, dalla Cina senza tempo, il tutto innestato sulla rigogliosa costa tropicale del Malabar. È difficile rendere a parole cosa si prova girando per Kochi, l’impressione di fare un viaggio nel tempo e nello spazio, dall’Europa medioevale alle località costiere della Cina, dall’antica Gerusalemme all’India di ieri, dai canali d’Olanda alle memorie dei navigatori portoghesi. Una piacevole passeggiata consentirà di osservare nei minuti dettagli la città vecchia e gli antichi insediamenti di Fort Kochi e Mattancherry, due suggestivi quartieri che hanno conservato un’atmosfera d’altri tempi, con strette viuzze impregnate dal profumo penetrante delle spezie ammassate dei tanti depositi oppure stese a essiccare nei cortili. Il porto di Fort Kochi ha visto passare nei secoli arabi, cinesi, olandesi e portoghesi e le loro influenze si colgono in un amalgama senza eguali: i grandi alberi della pioggia, il Palazzo del Raja in puro stile keralese coi suoi preziosi dipinti murali, le enormi reti da pesca cinesi a bilanciere (forse uno degli spettacoli più caratteristici di Kochi, tra le icone più riprodotte nei depliant turistici del Kerala, uno dei soggetti più fotogenici e fotografati della città), il tempio jainista, la spiaggia, la chiesa di San Francesco dalla caratteristica facciata curvilinea (il primo edificio cattolico sorto in India, dove fu sepolto Vasco da Gama prima della traslazione a Lisbona nel Monastero di Belem), gli stetti vicoli, i minuscoli negozi e il mercato di frutta e verdura sono solo alcuni dei punti di interesse della passeggiata, il cui culmine sarà sicuramente la visita alla Sinagoga Paradesi. Costruita nel 1568 la sinagoga di Kochi è la più antica ancora esistente in India e documenta le diversità culturali e la ricchezza della città: gli elaborati lampadari in vetro di murano, il raffinato pavimento in mattonelle cinesi (pezzi unici dipinti a mano), i rotoli della torah racchiusi entro preziose custodie in oro e argento, il ciborio cesellato e soprattutto le tavolette di rame risalenti al X secolo che attestano la concessione territoriale del raja a un mercante ebreo. Al termine delle visite si assisterà allo spettacolo Kerala Kaleidoscope, che mostra un mix di diverse danze e arti marziali dei nativi della zona. Sicuramente divertente e originale il momento della cena, partecipando a una dimostrazione di cucina tipica seguita dal pasto presso una famiglia locale: un’esperienza culinaria che dà “sapore” all’intero viaggio e consente una diversa percezione della realtà del Kerala. Rientro in hotel per il pernottamento.

Martedì 6 febbraio

Le Backwaters
Dopo la prima colazione in hotel, trasferimento al porto e partenza per la crociera diurna nelle Backwaters, la maggiore attrazione del Kerala e una delle meraviglie naturalistiche dell’India del sud. Un mondo incantato e senza tempo è infatti quello del kuttanad, il dedalo di lagune, canali, ruscelli, risaie che si estende per circa 150 km di lunghezza nell’entroterra dello Stato, tra il mare Arabico e le Cardamom hills (la catena dei Ghat Occidentali che si stempera in arrotondate colline che prendono il nome dalla profumata spezia) e da Kochi ad Alappuzha. Le barche usate per queste escursioni un tempo erano impiegate per trasportare riso e altri prodotti della terra dai villaggi sulle sponde delle lagune fino ai mercati, mentre oggi sono state convertite a finalità turistiche. Pranzo servito a bordo. L’esperienza dell’escursione, sulle vie d’acqua orlate di palme osservando la vita rurale e dei villaggi, è indimenticabile: sotto la barca le acque interne del Kerala scorrono silenziose; le reti da pesca, illuminate dal sole, sembrano ragnatele; minuscoli villaggi dove i bambini si tuffano in acqua e salutano agitando le mani o seguono la barca correndo lungo gli argini (oppure ignorano i passeggeri, intenti a giocare a cricket o a qualche altra cosa di loro invenzione); donne puliscono le case e lavano in acqua pentole e vestiti; ninfee aprono e chiudono le loro corolle a seconda del trascorrere delle ore. Insomma un’esperienza da non perdere, un viaggio all’interno del viaggio. Nel tardo pomeriggio rientro a Kochi per la cena e il pernottamento in hotel.

Mercoledì 7 febbraio

Kochi – Goa
Dopo la prima colazione in hotel, trasferimento all’aeroporto di Kochi e partenza con volo nazionale per Goa. All’arrivo, sistemazione in hotel e, in base all’operativo del volo, tempo libero per godere delle strutture SPA dell’hotel. Cena e pernottamento in hotel. Goa è lo Stato più piccolo dell’India (Pondicherry non è uno Stato ma un territorio amministrato direttamente dal governo federale di Delhi), creato negli ex possedimenti coloniali portoghesi e per questo si distingue nettamente dal resto dell’India: chiese ed edifici coloniali ricordano più Lisbona che Mumbai, anche se, dopo l’incorporazione nell’Unione Indiana nel 1961, riconosciuta dal Portogallo soltanto nel 1974, Goa è stato “invaso” da immigrati da tutto il Paese, per cui oggi parla portoghese una stretta minoranza; però, più della lingua, ha retto la fede ed è cristiano quasi il 40% della popolazione.
Nell’interno dello Stato si ammirano pianure coltivate a riso alternate a palme da cocco, sulle coste si sviluppano spiagge sabbiose orlate da alte palme.

Giovedì 8 febbraio

Goa (Old Goa – Panjim)
Dopo la prima colazione in hotel, intera giornata a disposizione per relax e vita al mare. Il capogruppo proporrà fuori programma la possibilità di effettuare la visita di Old Goa e Panjim muovendosi, insieme a lui, in autonomia con i mezzi locali, un’esperienza di immersione nella realtà locale mai fatta prima, affascinante e inaspettata nell’India più vera. Old Goa è l’antica capitale dei possedimenti lusitani, testimone dell’epoca d’oro del colonialismo portoghese: lo splendore di quel tempo oggi è documentato da alcune chiese monumentali, tutelate dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità. La chiesa del Bom Jesus è considerata il maggior esempio di architettura cristiana in Asia, iniziata alla metà del ‘500 e ampliata il secolo successivo con l’aggiunta di un convento gesuita; alla facciata monumentale, che si rifà alle stravaganze del tardo rinascimento, con intricate decorazioni che incorniciano finestre rettangolari e rotonde sovrastate da un gigantesco frontone sostenuto da “ali” a forma di onda, fa da replica l’impressionante interno, dominato dal mausoleo di San Francesco Saverio (1506-1552, evangelizzatore di Goa qui sepolto) in marmo di Carrara e diaspro, realizzato da Giovan Battista Saggini per ordine del Granduca di Toscana; nell’adiacente convento è notevole la sagrestia. La chiesa di San Francesco d’Assisi ha un prezioso portale manuelino e all’interno statue in legno rivestite in oro, decorazioni murali che riprendono i motivi floreali dei tessuti indiani e un incredibile pavimento originale; nell’adiacente convento è stato allestito un piccolo museo. La cattedrale, la chiesa più grande di Old Goa, chiamata in portoghese Sé ed eretta nel primo Cinquecento per l’ordine domenicano, è un’opera eclettica che, sia all’esterno che all’interno, mescola diversi stili, dal manuelino al barocco al neoclassico, parzialmente uniformati da un gusto tardogotico portoghese. La chiesa di San Gaetano fu costruita dal teatini all’inizio del Seicento sui resti del palazzo del governatore musulmano (ne resta un portale monumentale) come replica in miniatura della chiesa romana di San Pietro e la sua cupola è la sola rimasta a Goa; il convento adiacente è adibito ancora a seminario.
Dopo una passeggiata a Old Goa, ci si sposta nella vicina Panjim, attuale capitale dello Stato e suo centro principale, situata sulla sponda di un ampio fiume navigabile (lo stesso su cui si affaccia Old Goa). Al primo impatto Panjim ricorda più una città portoghese che indiana: il centro cittadino è Church Square, con i giardini municipali su cui si affacciano edifici coloniali e la chiesa di Nostra Signora dell’Immacolata Concezione (l’esterno, di un bianco abbagliante, è indimenticabile), la quale presenta una monumentale scalinata che ricorda quella del celebre Bom Jesus di Braga, nel nord del Portogallo. Passeggiando per il centro storico si è avvolti in un’atmosfera di decadenza coloniale: le case, le osterie, le immagini della Madonna e i palazzi storici (tra cui il Palazzo Menezes Braganza che ospita la biblioteca centrale e i cui corridoi sono un trionfo di azulejos) ricordano le città del  Portogallo. Nel tardo pomeriggio rientro in hotel per cena e pernottamento.

Venerdì 9 febbraio

Goa
Dopo la prima colazione in hotel, intera giornata a disposizione per relax, con possibilità di organizzare escursioni individuali: i sensi dei viaggiatori vengono letteralmente presi d’assalto con la carezza della sabbia tra le dita dei piedi, il calore del sole sulla schiena, il soffio della brezza sul viso mentre si passeggia senza meta lungo le spiagge ampie e bianche orlate di alte palme e bassi cespugli. Nel tardo pomeriggio trasferimento all’aeroporto di Goa e partenza con volo di linea Gulf Air diretto a Roma via Bahrein con cambio di aeromobile. Pasti e pernottamento a bordo.

Sabato 10 febbraio

Bahrein – Roma
Arrivo all’aeroporto di Roma Fiumicino nella prima mattina e prosecuzione per le sedi di partenza come stabilito in andata.

3 Motivi per Partire

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